Relive ‘ITA VRG 28 Bagno di Romagna-La Verna’
Inizio Tappa | BAGNO DI ROMAGNA |
Arrivo Tappa | VALLE SANTA |
Lunghezza Tappa KM
|
17,5/22,9 |
Nazione del percorso | Italy |
Regione | Emilia Romagna |
Dislivello Salita |
1119/1222
|
Dislivello Discesa |
861/596
|
CAI (Diff. Escurs.) | EE |
Percorribilità | ![]() |
File (.KMZ)![]() tracciato azzurro variante per bici |
File .kmz |
Open Street Map su Outdooractive | Apri Mappa 1 |
Il comune di BAGNO DI ROMAGNA si trova nella valle del Savio, ad un’altitudine compresa tra i 339 e 1.500 m s.l.m., a 49 km da Cesena. Il territorio si sviluppa prevalentemente lungo la vallata del fiume Savio e in parte lungo la vallata del fiume Bidente, fino a raggiungere la dorsale appenninica confinante con la regione Toscana. Un dato interessante è che Bagno di Romagna dista appena 66 km da Arezzo: ciò spiega perché il paese sia stato, per molto tempo, luogo di sosta dei viaggiatori che, oltrepassando il valico appenninico, passavano dalla Romagna alla Toscana e viceversa. Le prime tracce di insediamenti umani risalgono all’Età del bronzo. Il primo periodo di prosperità si ebbe durante l’Impero Romano con l’aumento della popolazione, la costruzione di un sistema efficiente di vie di comunicazione che collegavano il centro con la città di Cesena, con le attigue valli umbre e bidentine e con la realizzazione del primo balneum, attorno al quale si sviluppò poi l’abitato di Bagno di Romagna.
Riprendendo il nostro viaggio da Bagno di Romagna seguiamo la strada per Verghereto che risale il fiume Savio e transita davanti al Molino Mazzoli, azienda produttrice e venditrice di prodotti biologici. Oltrepassato il bivio a destra per il passo dei Mandrioli, SS71 (i ciclisti seguono questa arteria fino a Badia Prataglia dove, prima di entrare nel centro abitato, girano a sinistra per Corezzo, Rimbocchi, la Verna), proseguiamo per le Gualchiere, il piccolo borgo che incontriamo a qualche centinaio di metri sulla destra. Attraversiamo il borgo e iniziamo il percorso sul sentiero, prima ghiaiato, poi in massicciata. Dopo il ponte sul Fosso del Capanno, passiamo davanti alla maestà Balassini, recentemente restaurata, e seguiamo l’antico tracciato che sale verso il pianoro di Nasseto, uno dei tratti più ripidi e faticosi della tappa: si tratta di una mulattiera, unico collegamento fra Romagna e Toscana fino all’Ottocento; a tratti è visibile l’antico selciato, ma prevalentemente emerge la roccia marnosa su cui è stata tracciata.
Le Gualchiere—Costituisce un insediamento documentato almeno dal Cinquecento e fin da allora sempre abitato. Il borgo, recentemente restaurato , comprende abitazioni e un agriturismo che conserva macchinari dell’antico opificio dove prevalentemente si lavorava la lana fornita dai pastori della zona.
Seguiamo il confine est dell’area Wilderness Fosso del Capanno, la prima sorta in Italia. Dopo 3 km siamo a Nasseto, antico punto di sosta e ristoro in mezzo a prati, con un rifugio per i passanti, acqua (sorgente con abbeveratoio a 500m sulla destra) e un bellissimo viale di antichi aceri che ci conducono in un tratto di argille scagliose e fragili, intaccate dalle acque e quindi da affrontare con molta attenzione. Possiamo evitare questo tratto, pericoloso in caso di maltempo, seguendo il tracciato che aggira il crinale da sinistra ( Il sentiero scende ed entra nella faggeta con alcuni bei tratti lastricati; dopo 500m raggiunge il fondo di un valloncino e risale a destra con tratti ripidi per 800 m, fino a riprendere il sentiero storico al di là delle argille scagliose). Arriviamo così alle ultime pendici del monte Zuccherodante, dove il sentiero si addentra in una fitta faggeta e con una serie di tornanti spesso lastricati ci porta al PASSO SERRA, dove il Comune di Bagno ha posto un cippo a segnare il passo appenninico della Via Romea; iniziamo subito a scendere e incontriamo dopo m 200 un quadrivio: diritti per Corezzo, a destra per il passo dei Mandrioli, a sinistra, tracciato GEA 00, per la Verna. Noi seguiamo la direzione per Corezzo, cioè il tracciato storico, ma è interessante anche la direzione per la Verna, data l’importanza religiosa del sito, da cui poi possiamo ritornare sul tracciato storico, quindi lo porremo come percorso alternativo. Scendendo incontriamo vari maggesi attivi fino a qualche anno addietro; il sentiero in vari punti è quasi scomparso, ma rimangono evidenti i segni indicativi quali muretti a secco e parti di selciato. Arriviamo a un primo guado, poi ad un secondo, a Serra di Sopra (2,8km), un gruppo di case tutte ben recuperate come seconde case. Da qui dovremmo scendere a Serra di Sotto, seguendo il tracciato storico, ma il successivo guado non è transitabile, per cui meglio girare a destra subito dopo la chiesa; attraversiamo orti e campi terrazzati e giungiamo al guado del Fosso di Serra che è provvisto di un ponticello di legno. Su un sentiero ben conservato, dopo aver attraversato la località “i Palazzi”, arriviamo alla chiesa di Corezzo (2,1km). Attraversiamo il piccolo paese, scendiamo sulla strada provinciale e prendiamo a destra la mulattiera per scendere sul Fosso di Corezzo che attraversiamo su di un ponte di legno; con una ripida salita arriviamo al villaggio di Frassineta (1,6 km) dove possiamo notare i ruderi di una antica torre di osservazione databile al XI secolo. Usciamo dall’abitato girando a sinistra e salendo verso il Poggio della Forca (1,2 km), da cui scendiamo, percorrendo per 1,2 km un sentiero in discesa in mezzo al bosco e a maggesi, a Casa Santicchio: luogo di ristoro e di pernottamento.
VARIANTE PER IL SANTUARIO DELLA VERNA—Dal trivio sul sentiero 00 (1090 m) del Parco Foreste Casentinesi, invece di scendere verso Corezzo, giriamo a sinistra e seguiamo le indicazioni Verghereto-LA VERNA. Iniziamo un percorso lungo il crinale che segna il confine fra Romagna e Toscana, in continui sali e scendi più o meno faticosi, ma suggestivi, in una foresta folta, piena di colori e con paesaggi memorabili. Il sentiero, prima largo e agevole, si restringe e inizia ben presto a salire con pendenza costante, fino ad inerpicarsi per raggiungere la vetta di Montalto (1291 m.l.m.). Ora il sentiero si mantiene in quota, con una leggera pendenza e diventa anche una bella strada sterrata che attraversa una stupenda faggeta. Lasciamo alla nostra destra l’imbocco prima del sentiero CAI n. 068 (2km) che conduce al RIFUGIO DEL LUPO, a BIFORCO e a RIMBOCCHI, poi del sentiero CAI n. 067 che porta al Romitorio e al Podere Ronco (possibilità di ristoro e rifugio in caso di mal tempo) e giungiamo al bivio (1km) ROTTA DEI CAVALLI (1172 m.l.m.). Prendiamo a destra, prima scendendo leggermente, poi una salita lunga, ma non troppo faticosa, che ci porta in 2km al POGGIO TRE VESCOVI (1238 m.l.m.): segna l’antico confine di tre diocesi (Arezzo, Sansepolcro, Sarsina), e siamo ad un terzo del nostro percorso verso La Verna. Iniziamo una lunga discesa, prima leggera, poi più scoscesa, seguendo il sentiero CAI n.50, fino ad incrociare dopo 2km la strada forestale per Rimbocchi, a destra. Noi seguiamo la strada forestale, a sinistra, in direzione La Verna, passando prima il passo delle Gualanciole, poi delle Pratelle (3km), mantenendo pressochè la medesima quota (1050), con alla nostra destra la Valle Santa (abbiamo percorso i 2/3). Alle Pratelle lasciamo la strada forestale e riprendiamo quella sterrata a destra che ci condurrà in breve ai piedi del Monte Calvano, l’ultima lunga ed impegnativa salita. Seguiamo il sentiero, evitando due sentieri a sinistra; passiamo due cancelli e sbuchiamo dopo 2km sui prati del Monte Calvano (1254 m.l.m.), superato il quale iniziamo una lunga discesa verso il monte della Verna. Giungiamo prima ad un quadrivio (1km), ai piedi di una grande croce che sta indicare l’inizio dei due sentieri che portano al santuario: diritti attraverso la foresta sacra sotto il dirupo del monte Penna, entrando dall’antica porta del santuario; a sinistra un percorso più corto e veloce fino all’entrata principale del monastero. (abbiamo percorso circa 16 km.
Anche da Corezzo si può salire alla Verna scendendo a Rimbocchi; come pure da Serra di Sopra possiamo dirigerci (sentiero CAI 069) a Biforco poi a Rmbocchi (tracciato color arancio); qui possiamo prendere il sentiero CAI 053 che, con una notevole arrampicata (km 3,7) ci porta sulla strada per il Santuario e in località La Beccia, proprio sotto la rupe del Monastero, incontriamo il sentiero Cai 043 che, girando a sinistra ci conduce dentro il santuario salendo lungo l’antica STRADA massicciata fino all’ antica porta della Verna.
N.B. – I tre tracciati presentano alcune difficoltà per il fondo su roccia, scivoloso e molto irregolare, per cui occorre essere muniti di scarponi da trecking; indispensabile fare rifornimento di acqua e di qualche alimento energetico. Percorso classificato EE
Guida di Simone Frignani
In grassetto le strutture da noi già utilizzate
In rosso le strutture convenzionate (con Credenziale*)
(*) i prezzi potrebbero cambiare per situazioni particolari: si prega di prenotare per tempo e chiedere conferma
Come arrivare
Da aeroporto (BOLOGNA, VENEZIA, MILANO-ORIO, VERONA) a Stazione FS Cesena/Stazione FS Forlì | TRENO – Stazione FS Forlì – Stazione FS Cesena | BUS/TRENI LOCALI – Da Cesena – stazione FS, linea bus START – 50 km (www.startromagna.it) |
Dove mangiare
Dove dormire
Bike Service
Assistenza
Pro Loco Corezzo – Farini Sirio | Loc. Corezzo s.n., 52010 COREZZO AR | 338-3027194 – farini sirio | info@corezzo.it | www.corezzo.it |
Comune di Chiusi della Verna | Viale San Francesco, 42 – 52010 CHIUSI DELLA VERNA AR | 0575 599611 | chiusidellaverna@casentino.toscana.it | www.comune.chiusi-della-verna.ar.it |
Associazione Amici dell’Asino – Guida e Organizzatore | 52010 CASENTINO AR | 320-0676766 – signi marta | amici.asino@alice.it | www.gliamicidellasino.it |