72 – (ITA 24A) – Ravenna – Cervia
Inizio Tappa | RAVENNA |
Arrivo Tappa | CERVIA |
Lunghezza Tappa KM
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26,1 |
Nazione del percorso | Italy |
Regione | Emilia Romagna |
Dislivello Salita |
8 m
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Dislivello Discesa |
7 m
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CAI (Diff. Escurs.) | E |
Percorribilità | ![]() ![]() |
Tappa 24/A – Ravenna-Cervia – Qui inizia un collegamento che interessa tre tappe, porta verso il mare. Anche da Cervia-Pisignano passava una Via Romea, che collegava Venezia, Ravenna, Cesena, la Valle del Savio, Bagno di Romagna. Ma non rientra nelle descrizioni del Monaco Alberto negli Annales Stadenses. La costa romagnola che è tanto amata in Italia e all’estero; Cervia ne è una perla. È una tappa facile, che percorre le pinete ravennati per giungere al porto e alle saline di Cervia. Lasciata Ravenna attraversando la passerella pedonale sui si prende la Via Romea Sud; dopo pochi metri si incontrano i resti del Porto di Classe e più oltre la Basilica di Sant’Apollinare in Classe. Poi, attraverso varie strade minori e che si intersecano, si giunge al canale Scolo Acquara Bassa ed in seguito si entra nella pineta. Arrivati a Fosso Ghiaia, si attraversa il canale e poi diritto. Non si attraversa il fiume Bevano. Dopo qualche chilometro si fiancheggia un canale dove c’è un impianto di sollevamento. Si giunge quindi a Lido di Classe. Di qui, andando sempre dritto fiancheggiando la costa si arriverà a Cervia. Dunque, oltre il fiume Savio si giunge a Lido di Savio. Attraversato, si passa sopra lo Scolo Cupa. Poi i grandi viali di Milano Marittima portano al Porto Canale di Cervia. Di là dal porto ci sono i Magazzini del Sale e quindi Piazza Garibaldi di fronte alla chiesa e al municipio. In totale abbiamo percorso 26 km.
Punti di interesse
Basilica di Sant’Apollinare in Classe – Alle porte del piccolo abitato di Classe, a circa 8 km a sud di Ravenna, è uno degli otto monumenti che compongono il sito UNESCO della città. La Basilica di Sant’Apollinare in Classe, con il caratteristico e splendido campanile cilindrico, fu costruita per accogliere le spoglie di Apollinare, Santo patrono della città. A finanziarla fu Giuliano Argentario su ordine del vescovo Ursicino (533-536 d.C.) ma fu consacrata solo qualche anno dopo (549 d.C.), sotto l’arcivescovado di Massimiano. Imponente e maestosa, con una facciata alta 30 metri e lunga quasi il doppio, è stata definita il più grande esempio di basilica paleocristiana oggi conosciuto. La chiesa preserva la bellezza della struttura originaria ed è ammirata per gli splendidi mosaici policromi del suo catino absidale e gli antichi sarcofagi marmorei degli arcivescovi collocati lungo le navate laterali.
Pineta di Classe – Una grande e suggestiva area boschiva che lo stesso Dante Alighieri cita nella sua Commedia. Rispetto ad altre foreste o boschi che ritroviamo nella storia della letteratura, forse la pineta di Classe è quella a vantare una maggiore eco artistico-letterario, se non altro per le tante citazioni celebri di poeti e scrittori che vollero passare da qui in memoria del Sommo Poeta. Ancora oggi quest’area offre ai visitatori diversi itinerari, immersi in una natura ancora selvaggia.
Pineta di Cervia – Area di interesse naturalistico, si trova a nord di Cervia in località Milano Marittima. Come la pineta di Classe, fu impiantata in epoca romana per la produzione di legname ad uso della flotta imperiale.
Cervia – Trasferita dalla salina al sito attuale a partire dal 1698, Cervia è una delle rare città di fondazione italiana. Fu costruita sulla base di un progetto, autorizzato tramite Chirografo di Papa Innocenzo XII, utilizzando in buona parte il materiale della vecchia città situata in mezzo alle saline: posizione funzionale per la produzione del sale, sulla quale si basava l’economia locale, ma insalubre per gli abitanti. Il piano prevedeva le abitazioni dei salinari nella cinta muraria e nella zona centrale le abitazioni dei più abbienti e delle autorità locali.
Da vedere:
– Piazza Garibaldi e il quadrilatero. In Piazza Garibaldi si trovano i palazzi principali dell’antica città: la Cattedrale (1699) e il Palazzo Comunale, costruito fra il 1702 e il 1712 come Palazzo Priorale.
Fra i dipinti, all’interno della Cattedrale, di particolare interesse è il quadretto della Madonna con il Bambino detto “Madonna della Neve” attribuito a Bernardino Guarini, trasferito dalla Chiesa della Madonna della Neve, unica costruzione superstite di Cervia Vecchia. Sempre da Cervia Vecchia, ma dalla vecchia Cattedrale, provengono La Presentazione di Gesù al Tempio e L’Adorazione dei Magi.
– Piazza Pisacane, molto caratteristica e suggestiva, guarda dalla vecchia porta a mare il lungo Viale Roma che conduce alla spiaggia. Qui si trova la Vecchia Pescheria, con banconi in marmo, costruita in periodo napoleonico (oggi è un ristorante).
– I Magazzini del Sale (Torre e Darsena), imponenti esempi di archeologia industriale, affacciati sul porto canale. Il magazzino Torre venne costruito, insieme alla Torre S. Michele che gli sorge accanto, prima della costruzione della città nuova e risale al 1691. Era destinato allo stivaggio del sale in attesa di destinazione commerciale. La Torre S. Michele fu eretta a difesa delle incursioni piratesche e come torre di controllo per il commercio del sale. All’interno del Magazzino Torre si trova il Museo del Sale (MUSA) nel quale si possono ammirare antichi attrezzi, immagini e testimonianze della civiltà salinara.
– Camminando lungo il porto canale verso il mare si attraversa l’antico Borgo Marina, con le tipiche case dei pescatori.
Le Saline di Cervia – 827 ettari di bacini salanti, è oggi riserva naturale e Stazione sud del Parco del Delta del Po; è visitabile dal Centro Visite di Via Bova. La prima attestazione della salina risale al X secolo d.C., ma alcuni recenti rinvenimenti fanno ipotizzare la sua presenza già in epoca romana. All’interno del Parco si trova uno stabilimento di produzione del sale a raccolta meccanizzata (“Salina di Cervia”) e l’antica Salina Camillone, dove si continua a raccogliere il sale artigianalmente. Oggi è parte integrante del Museo del sale ed è lavorata a scopo dimostrativo per far conoscere il lavoro dei salinari. Il sale viene prelevato di giorno in giorno man mano che affiora, con attrezzi in legno e seguendo le procedure tradizionali. Il processo meccanizzato prevede invece una sola raccolta a fine stagione (in settembre). Il sale cervese è detto “sale dolce”, in quanto privo dei sali amari che, per il clima e per la raccolta giornaliera, non riescono a depositarsi. Oggi le Saline di Cervia sono famose anche per la flora e la fauna acquatica che abitualmente frequenta questo ambiente, come il cavaliere d’Italia, la pettegola, la rondine di mare, il martin pescatore, il gabbiano comune ed il gabbiano reale che nidificano qui. Poi altre specie di uccelli quali l’airone cinerino, la garzetta, il fenicottero, ecc…. Nella stagione opportuna, è anche possibile osservare folti gruppi di oche selvatiche, lungo gli argini o in volo da una parte all’altra della salina.
Approfondimento
La tradizione del sale. Riprendendo da qualche anno un’antica tradizione, la città di Cervia “porta” in omaggio il sale delle proprie saline (ex pontificie) al Papa. Dopo la benedizione e il saluto delle autorità, a fine settembre un folto gruppo di cervesi s’incammina sulla Via Romea fino a Piazza San Pietro, facendone omaggio durante l’udienza generale. Una tradizione che è analoga ad un’altra, anch’essa sulla Via Romea, ma in Germania: là, dalle saline di Soltau si porta un carro di sale al monastero di Quedlinburg.
Guida Ufficiale della Via Romea Germanica (www.guidaromea.eu)
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Foto dalla Tappa

