86 – (ITA 38) – Ficulle – Orvieto
Inizio Tappa | FICULLE |
Arrivo Tappa | ORVIETO |
Lunghezza Tappa KM
|
21 |
Nazione del percorso | Italy |
Regione | Umbria |
Dislivello Salita |
290 m
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Dislivello Discesa |
420 m
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CAI (Diff. Escurs.) | E |
Percorribilità | ![]() ![]() |
Tappa 38 – Ficulle-Orvieto – La tappa è di media difficoltà. Si cerca il passaggio sulle strade meno trafficate. L’ingresso a Orvieto avviene lungo la SP 44, per cui occorre attenzione e camminare sulla banchina. La prossima meta è Orvieto; si va verso sud sulla SS 71 e poi si prende la SP 51 (l’antica Cassia), fino ad arrivare alla SP 48.
VARIANTE: in alternativa si continua sulla SS 71 e su Via Amelia. Davanti si apre la “Via dei vigneti”, esempio notevole di agricoltura moderna. Si può visitare la cantina Vitalonga dei Maravalle, con i suoi “Horti medievali” di salvaguardia delle varietà antiche, e pure sostare per degustare vini e sapori del territorio; continuando sulla strada dell’Elcione, sono visibili grotte che testimoniano la presenza rurale dell’antica civiltà etrusca. Dopo 5 km si arriva sulla SP 48.
DA VISITARE: arrivati alla SP 48 si trova La Sala con il suo bel castello, il centro parrocchiale e – poco distante – la cantina degli Antinori, meritevole di una visita per le tecnologie ecocompatibili usate per la vinificazione.
Continuando sull’antico tracciato, ora poco più di una carrareccia, si giunge ad Osteria, antico punto di sosta sulla Cassia, oggi casa colonica. Superata l’autostrada, passando sotto il tunnel della ferrovia, si arriva ad Allerona Scalo (frazione che si trova a circa 7 km dal paese Allerona, collocato in collina). Presa la direzione Orvieto, si supera il Paglia, e si giunge ai ruderi di Ponte Giulio (di epoca romana e ricostruito da papa Giulio II, distrutto dalle piene del Paglia e poi mai ricostruito). Dopo il ponte, si torna sulla SP 44, poi si giunge a Sferracavallo. Orvieto è davanti, spicca la figura del Duomo; presto si giunge al centro della città.
Punti di interesse
Il Castello della Sala – Venne costruito nel 1350 da Angelo Monaldeschi della Vipera, la cui famiglia era giunta in Italia al seguito di Carlo Magno nel IX secolo. Forse si deve a loro, in segno di riconoscenza, la piccola cappella rinascimentale che si trova all’entrata del castello e che ha un grande affresco di scuola umbra del Quattrocento, raffigurante la visita dei Re Magi a Betlemme.
Allerona – Borgo di origine antichissima, pittorescamente situato in collina a 472 s.l.m.; i primi insediamenti nella zona si fanno risalire con buona probabilità ai tempi degli Etruschi. Certa e documentata è invece la presenza della civiltà romana: di essa sono rimaste tracce dell’antica Via Cassia, o Via Traiana Nova, di cui sono stati rinvenuti tratti di selciato e due pietre miliari. Nel Medioevo Allerona fu un castello feudale, importante baluardo del comune di Orvieto verso Chiusi, soggetto alle famiglie dei Monaldeschi e Filippeschi: del castello rimangono resti delle antiche mura e le due porte denominate Del Sole e Della Luna, nonché l’assetto urbanistico.
Pozzo di San Patrizio – È il 1527 quando, in occasione del sacco di Roma, l’allora pontefice Clemente VII si rifugia a Orvieto e per suo volere commissiona ad Antonio da Sangallo il Giovane la costruzione del pozzo che doveva servire da approvvigionamento di acqua in caso di assedio della città di Orvieto. Difatti il pozzo doveva, almeno inizialmente, essere a uso della rocca fortificata e per questo all’epoca della costruzione si definiva “Pozzo della Rocca”. Dopo un breve periodo in cui ebbe anche l’appellativo di “Purgatorio di San Patrizio”, in epoca ottocentesca assunse il nome attuale di Pozzo di San Patrizio per volere dei frati del Convento dei Servi, ai quali era nota la leggenda del santo irlandese (secondo la quale Patrizio era custode di una grotta senza fondo, il celeberrimo “Pozzo di San Patrizio” appunto, dalla quale dopo – aver visto le pene dell’inferno – si poteva accedere al purgatorio arrivando persino a intravedere il paradiso). È da quel momento che il pozzo, avendo ormai perso la sua funzione primaria, divenne oggetto di curiosità e attrattiva dei visitatori che passavano per Orvieto. Il progetto del Sangallo, che già lavorava sulle fortificazioni della città, si ispirò alla scala a chiocciola della Villa del Belvedere in Vaticano (stesso sistema architettonico si ritrova anche nella Scala Regia di Palazzo Farnese a Caprarola) e creò un geniale sistema elicoidale di scalini in modo tale che le vie per scendere e salire il percorso del pozzo (profondo circa 58 metri) non si incontrassero tra di loro generando problemi di “traffico”. Oggi è un vero piacere discendere fino alle sue profondità percorrendo i 248 gradini che lo compongono per toccare da vicino quest’opera di grande ingegno architettonico.
Orvieto- Sorge su una rupe di tufo tra i 280-325 m s.l.m., che domina la valle del fiume Paglia, affluente di destra del Tevere e che proprio sotto la città riceve da sinistra il Chiani, la Chiana Romana proveniente dalla Val di Chiana. Questa enorme mesa tufacea, che si erge dai venti ai cinquanta metri dal piano della campagna, si deve al collasso di ground-surge (nubi e valanghe ardenti) prodotte dall’attività dei vulcani di epoca quaternaria del sistema Volsinio, oggi rappresentato dalla caldera che ospita il lago vulcanico maggiore d’Europa, quello di Bolsena. Notizie attendibili riguardanti i primi insediamenti umani risalgono al VIII secolo a.C., ma è da ritenersi che il luogo fosse già abitato sin dall’Età del bronzo e del ferro. Denominata dai romani “Volsinii”, poi Urbs Vetus, sorgeva nei pressi di un famoso santuario etrusco, Fanum Voltumnae, meta ogni anno degli abitanti dell’Etruria che vi confluivano per celebrare riti religiosi, giochi e manifestazioni. La città ebbe, dall’VIII al VI secolo a.C., un notevole sviluppo economico, diventando un fiorente centro commerciale, con una supremazia militare garantita dalla sua posizione strategica che le dava l’aspetto di una fortezza naturale. I Romani nel 264 a.C. la distrussero e deportarono gli abitanti scampati all’eccidio sulle rive del vicino Lago di Bolsena, dove sorse Volsinii Novi (Bolsena). Fu rifondata sulla rupe orvietana la cittadella altomedievale di Ourbibentos che, nell’arco di qualche secolo, diventò una nuova città con il nome di Urbs Vetus (città vecchia). È la Città del Corpus Domini: qui, l’11 agosto 1264, papa Urbano IV istituì la solennità universale cristiana del Corpus et Sanguis Domini, celebrata in tutto il mondo cattolico.
Da vedere:
– Duomo di Orvieto, capolavoro dell’architettura gotica Italiana. La facciata è decorata da una grande serie di bassorilievi e sculture realizzati dall’architetto senese Lorenzo Maitani.
– Chiesa di San Giovenale (1004) e Chiesa di Sant’Andrea, costruita sulle rovine di un tempio pagano e di una chiesa paleocristiana.
– Chiesa di San Domenico, con il Mausoleo del cardinale De Braye realizzato da Arnolfo di Cambio.
– Chiesa di San Lodovico.
– Chiesa di San Francesco, costruita nel XIII secolo.
– Abbazia di San Severo e Martirio, complesso monastico con strutture altomedievali e di epoca romanica.
– Palazzo Soliano (1297), che ospita il Museo Emilio Greco.
– Palazzo Papale, che ospita il Museo Archeologico Nazionale.
– Palazzo comunale.
– Palazzo del Popolo “Claudio Faina” e il Museo Civico Palazzo dei Febei.
– Palazzo Gualterio.
– Le tombe etrusche.
Sarminian, il luogo perduto – Il Monaco Alberto, nei suoi Annales Stadenses, cita anche “Sarminian”, località tra Città della Pieve (Castel) e Orvieto (Orbete), indicandone anche le distanze in leghe celtiche. Già dal XIV secolo si perse la traccia di questo luogo. Seguendo le ricerche (per la verità non sempre concordanti) di storici e appassionati di fama nazionale o locale, sembra plausibile che questo luogo fosse sulla Cassia Antica, vicino al podere Torronaccio. Infatti esistono nel bosco vicino ruderi di una struttura muraria molto potente (una “mansio” romana?), che aveva attorno anche torri di avvistamento. Uno dei propositi dell’Associazione Europea della Via Romea è quello di individuare questo luogo misterioso, con l’apporto della Soprintendenza, della Regione Umbria e del Comune di Ficulle.
Guida Ufficiale della Via Romea Germanica (www.guidaromea.eu)
In grassetto le strutture da noi già utilizzate
In rosso le strutture convenzionate (con Credenziale*)
(*) i prezzi potrebbero cambiare per situazioni particolari: si prega di prenotare per tempo e chiedere conferma
Come arrivare
Da aeroporto (ROMA CIAMPINO, ROMA FIUMICINO) a Stazione FS Roma/Termini | TRENO – (www.trenitalia.com) Stazione FS Roma – Stazione FS Orvieto | BUS/TRENI LOCALI – linee bus (www.umbriamobilita.it/public/resources/linee//E645.pdf); (www.umbriamobilita.it/public/resources/linee//E646.pdf) da Orvieto a Ficulle |
Dove mangiare
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Typical Dishes = Tipicamenteumbria | Typical Dishes = Buonissimo | Typical Dishes = Gambero Rosso | |
Conad | Corso Rinascita – 05016 FICULLE-TR | |||
Conad | Via Orvieto,56 – 05011 ALLERONA SCALO-TR | |||
Conad | Via Buonarroti,1 – 05016 FICULLE-TR | |||
Hotel “Oasi dei Discepoli” | Via Piave, 12 – Sferracavallo – 05018 ORVIETO E’ a 3,00 km prima del centro di Orvieto, sulla Via Romea | 0763-342754 | oasideidiscepoli.orvieto@gmail.com | www.hoteloasideidiscepoli.com Convenzione |
Ristorante Il Malandrino | Via Garibaldi, 20 – 05018 ORVIETO-TR | 0763-344315 / 328-9727472 | fegatinoclandestino@gmail.com; ilmalandrinoface@gmail.com | |
Ristorante Le Querce | Via Scalo Merci,6 – 05011 ALLERONA SCALO-TR | 0763-624012/ 320-2477069 | lequerceallerona@gmail.com | www.facebook.com/ristorantelequerceallerona/ |
Agriturismo Cioccoleta | Loc. Bardano,34 – 05018 ORVIETO-TR | 0763-316011 / 349-8609780 | info@cioccoleta.it | www.cioccoleta.it |
Dove dormire
Struttura Cattolica – Istituto San Lodovico | Piazza De Ranieri,5 – 05018 ORVIETO-TR | 0763-341739 | infotiscali@monasterosanlodovico.it; s.lodovico@orvietonet.it | www.monasterosanlodovico.it Convenzione |
Hotel “Oasi dei Discepoli” | Via Piave, 12 – Sferracavallo – 05018 ORVIETO E’ a 3,00 km prima del centro di Orvieto, sulla Via Romea | 0763-342754 | oasideidiscepoli.orvieto@gmail.com | www.hoteloasideidiscepoli.com Convenzione |
B&B Michelangeli | Via Saracinelli,22 – 05018 ORVIETO-TR | 0763-393862 / 347-0890349 | f_michelangeli@alice.it | www.bbmichelangeli.com |
Casa Vacanze Suore Domenicane | Via del Popolo,1 – 05018 ORVIETO-TR | 0763-342910 | istitutosansalvatore@gmail.com | www.istitutosansalvatore.it |
Agriturismo Cioccoleta | Loc. Bardano,34 – 05018 ORVIETO-TR | 0763-316011 / 349-8609780 | info@cioccoleta.it | www.cioccoleta.it |
Bike Service
EUROSPORT di Soccolini Andrea | Corso Cavour,353 – 05018 ORVIETO-TR | 0763-393194 | ||
Frizza Paolo | Strada dell’Arcone,13 – 05018 ORVIETO-TR | 0763-305696 | ||
Perali Pietro | Via del Duomo,9 -05018 ORVIETO-TR | 0763-341797 | ||
VOGUE Sport | Piazza della Repubblica,10 – 05018 ORVIETO-TR | 0763-340597 |
Ippovia-Servizio
Riccardo Calderini | Località Ponte del Sole,37 – 05018 ORVIETO-TR | 329-2588604 | richycalde@gmail.com |
Assitenza
Ufficio Turistico Orvieto | piazza Duomo, 24 – 05018 ORVIETO-TR | 0763/341772 | info@iat.orvieto.tr.it | www.comune.orvieto.tr.it |
COMUNE ORVIETO | Via Garibaldi, 8 – 05018 ORVIETO-TR | 0763 3061 | www.comune.orvieto.tr.it | |
Associazione ACQUA (guide, musei, archeologia) | Via Marconi,2 , 05010 PORANO-TR | 329-0706607 / 328-5430394 (Pacioni) | associazioneacqua@libero.it | www.facebook.com/Associazione-ACQUA-371478749640584/; www.poranoturismo.it; www.museolubriano.com; www.turismobaschi.it; www.orvietovie.it |
ITALIA NOSTRA – Orvieto | Via S. Angelo 58 – 05018 ORVIETO-TR | 347-8289424 -biondi | biondi.fa@alice.it | |
EffegiViaggi-Tour Operator | Via Garibaldi,7 – 05018 ORVIETO-TR | 0763-344666 | info@effegiviaggi.it | www.effegiviaggi.it/ |

